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La Commissione UE approva l’Energy release 2.0

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​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Ultimo aggiornamento del 2.07.2025 | Tempo di lettura ca. 3 minuti


​La Commissione europea ha accolto positivamente la misura “Energy Release 2.0” a sostegno dei grandi consumatori di energia elettrica, confermandone la compatibilità con le regole del mercato interno e con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato. 

Nel comunicato pubblicato venerdì 27 giugno 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (“MASE”) ha sottolineato la valenza strategica della misura, diretta a sostenere i grandi consumatori elettrici attraverso prezzi dell’energia più stabili in cambio di nuova energia verde. 

Il provvedimento si articola in due fasi: una prima di sostegno tramite fornitura di elettricità a prezzo calmierato, 65 euro al MWh, e una seconda fase che prevede l’obbligo, per i beneficiari, direttamente o tramite terzi, di restituire integralmente il vantaggio ricevuto attraverso la costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili.

In che cosa consiste l’Energy Release 2.0?​

In estrema sintesi, l'Energy Release 2.0 è un meccanismo finalizzato a favorire l'installazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili realizzata da clienti finali energivori. La misura si rivolge ai soggetti energivori – iscritti nell’elenco delle imprese ad alto consumo di energia elettrica – e prevede un periodo di anticipazione di durata pari a 36 mesi, durante il quale il Gestore dei Servizi Energetici (“GSE”) cede l'energia nella sua disponibilità alle imprese energivore in cambio dell'impegno alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso i quali verrà restituita, nei venti anni successivi, l'energia anticipata. La nuova capacità di generazione può essere realizzata mediante nuovi impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici di potenza minima pari a 200 kW ciascuno ovvero attraverso interventi di potenziamento o rifacimento di impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici che consentono un incremento di potenza pari almeno a 200 kW.

Quali saranno gli effetti del provvedimento?​

Le imprese energivore che hanno partecipato alla procedura di assegnazione dell'energia elettrica presentando la manifestazione di interesse tramite il Portale del GSE saranno chiamate a realizzare o far realizzare da un soggetto terzo nuovi impianti o provvedere all’incremento di potenza degli impianti esistenti. Nella maggior parte dei casi, le imprese si rivolgeranno agli operatori delle rinnovabili per la realizzazione o potenziamento delle infrastrutture energetiche, contribuendo ad alimentare il mercato delle FER. L’entrata in esercizio della nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili dovrà avvenire entro 40 mesi successivi alla data di sottoscrizione del contratto di anticipazione da concludersi tra i clienti finali energivori, anche in forma aggregata, e il GSE.

Quali sono i principali contratti da stipularsi in relazione all’energy release?​

In esito alla procedura di assegnazione dell’energia elettrica ai clienti finali energivori, il GSE ha stipulato (o stipulerà) con ciascun cliente finale energivoro, anche in forma aggregata, un contratto di anticipazione. Il cliente finale dovrà inoltre sottoscrivere o far sottoscrivere da un soggetto terzo un contratto di restituzione dell’energia elettrica oggetto di anticipazione, sempre entro 40 mesi dalla data di stipula del contratto di anticipazione nonché prestare idonea garanzia, anche attraverso l’eventuale previsione di strumenti di ripartizione dei rischi tra i clienti finali energivori interessati.

Quali benefici conseguibili secondo Confindustria?​

Secondo Confindustria, l’energy release consentirà alle industrie energivore italiane di accedere all’energia a costi competitivi per una parte dei loro consumi, in un momento particolarmente complesso a causa dell’alta volatilità dei prezzi, dovuta alle tensioni geopolitiche e alle incertezze sui mercati. Non solo: l’energy release 2.0 rappresenta un’anticipazione del disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità dal costo del gas.​​​​​​

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