Emergenza Coronavirus in Germania: misure del Governo per l’economia tedesca

​Ultimo aggiornamento del 27.03.2020

Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, arrivata anche in Germania, negli ultimi giorni il governo tedesco ha varato un pacchetto di salvataggio, volto a sostenere i liberi professionisti e le imprese presenti sul territorio tedesco e colpiti dagli effetti negativi dell’epidemia.

Sono diverse le misure attuate. Tra queste, spiccano gli aiuti diretti indirizzati alle piccole imprese e ai lavoratori autonomi di tutti i settori: fino a 9.000 euro per coprire un periodo di tre mesi, erogati in un’unica rata, destinati ad imprese che impiegano fino a cinque dipendenti, e fino a 15.000 euro una tantum, anche in questo caso a fronte di un periodo trimestrale, per le imprese che contano fino a dieci dipendenti, per un totale di 50 miliardi di euro messi a disposizione. L’obiettivo è quello di consentire ai beneficiari di questi aiuti di fronteggiare difficoltà temporanee di liquidità e di sostenere, in particolare, i costi di gestione correnti, quali canoni di affitto, di finanziamento e leasing. Presupposto fondamentale per poter accedere agli aiuti è che l’azienda richiedente o il lavoratore autonomo non versasse in difficoltà economiche nel periodo precedente all’11 marzo 2020, ovvero allo scoppio dell’epidemia in Germania. Pertanto, i problemi economici dovranno essere subentrati a seguito e a causa dell’emergenza da Coronavirus.

Un’altra misura introdotta riguarda il cosiddetto Kurzarbeitergeld, ovvero gli assegni di disoccupazione parziale versati dall’agenzia tedesca del lavoro, la Agentur für Arbeit, direttamente ai lavoratori dipendenti il cui orario lavorativo sia stato ridotto a seguito di una crisi aziendale. In particolare, il governo tedesco ha deciso di rendere più flessibili le condizioni di accesso al suddetto programma, abbassando, in particolare, fino al 10% il quorum necessario di lavoratori affetti da una riduzione dell’orario lavorativo all’interno di un’azienda. Inoltre, il Kurzarbeitergeld sarà accessibile anche ai lavoratori temporanei, i cosiddetti Leiharbeitnehmer.

In entrambi i casi, si tratta di sovvenzioni a fondo perduto. Non verrà, dunque, richiesta la restituzione degli aiuti diretti e del Kurzarbeitergeld percepito.

Per rimediare a eventuali carenze di liquidità, saranno facilitati i differimenti d’imposta. Inoltre, verrà agevolato l’accesso a finanziamenti ad interesse ridotto mediante la prestazione di garanzie dello Stato fino al 90% del finanziamento erogato e la riduzione del tasso di interesse. Le risorse messe a disposizione per questo programma speciale, chiamato KfW-Sonderprogramm 2020, sono illimitate e potranno essere sfruttate dalle PMI e dalle grandi imprese.

Con particolare attenzione alle grandi imprese, la Germania ha creato un fondo di stabilizzazione economica a cui verranno destinati fino a 600 miliardi di euro. Questo programma prevede, tra le varie misure, anche la possibilità di una partecipazione temporanea dello Stato nelle imprese colpite, al fine di prevenire una “svendita” dei maggiori player economici e industriali tedeschi. Dei 600 miliardi di euro messi a disposizione, 400 miliardi saranno destinati a garanzie statali, 100 miliardi a partecipazioni dirette dello Stato e altri 100 miliardi a rifinanziamenti attraverso la Kreditanstalt für Wiederaufbau (in breve KfW), una banca pubblica tedesca.

La distribuzione dei fondi messi a disposizione dello stato tedesco spetterà ai singoli Bundesländer. Tuttavia, l’ente responsabile al quale rivolgere le domande per accedere ai fondi nonché le procedure amministrative variano a seconda del programma e da Bundesland a Bundesland.