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Rapporto sulla situazione del personale femminile e maschile: prime informazioni sul nuovo modulo e indicazione delle misure di welfare e D&I

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​Ultimo aggiornamento del 13.06.2022 | Tempo di lettura ca. 5 minuti

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Il 17 maggio scorso è stato pubblicato il Decreto Interministeriale del 29 marzo 2022, contenente le prime indicazioni sulle modalità di redazione e trasmissione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti, per il biennio 2020-2021.

Tra le novità principali troviamo l'estensione della platea dei destinatari della norma, l'obbligo di riportare le misure e le politiche intraprese dal datore di lavoro nell’ambito del welfare, del work-life-balance e dell'inclusione nei luoghi di lavoro.

In attuazione dell'articolo 46 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, come modificato dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021, è stato emanato il Decreto Interministeriale del 29 marzo 2022 che introduce le modalità e i termini per la redazione e la trasmissione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti (fino allo scorso biennio l'obbligo ricadeva sulle aziende con più di 100 dipendenti), per il biennio 2020-2021. Le aziende che occupano fino a 50 dipendenti possono comunque redigere e trasmettere il rapporto, su base volontaria.

Modalità di redazione e trasmissione

Il rapporto potrà essere redatto esclusivamente in modalità telematica, attraverso la compilazione del modulo contenuto nell'Allegato A al Decreto Interministeriale. 

A tal fine, sul portale https://servizi.lavoro.gov.it sarà disponibile, a partire dal 23 giugno 2022, un apposito applicativo informatico al quale sarà possibile accedere con lo SPID o con la CIE del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato.

Al termine della compilazione del documento - qualora non vengano rilevati errori o incongruenze - verrà rilasciata una ricevuta attestante la corretta redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso. In questo contesto viene precisato che la redazione del rapporto e il salvataggio a sistema dello stesso equivalgono alla trasmissione del rapporto al consigliere regionale di parità.

Le aziende devono, inoltre, trasmettere con modalità telematica una copia del rapporto, unitamente alla ricevuta, alle rappresentanze sindacali aziendali.

Si è ancora in attesa delle indicazioni operative per la compilazione del nuovo modulo, ma è stato, intanto, chiarito che alle aziende che occupano oltre cinquanta dipendenti e che sono tenute alla redazione del rapporto per la prima volta viene richiesto di fornire la situazione del personale riferita al 31 dicembre 2021.

Termine per la trasmissione

In via eccezionale e limitatamente al biennio 2020-2021, il termine di trasmissione del rapporto è previsto per il 30 settembre 2022. Per i bienni successivi il termine è confermato al 30 aprile dell'anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.

Si precisa che le aziende che abbiano già compilato il rapporto secondo le previgenti modalità, dovranno compilarlo nuovamente, utilizzando il nuovo modello, entro il medesimo termine del 30 settembre 2022.

Welfare aziendale e Diversity & Inclusion

Come anticipato nella premessa, una delle novità principali del rapporto riguarda l'obbligo di indicare informazioni sui processi di reclutamento e selezione del personale, così come sulle procedure utilizzate per l'accesso alla qualificazione professionale e alla formazione manageriale, nonché i criteri adottati per le progressioni di carriera. Le aziende dovranno inoltre fornire informazioni riguardo agli strumenti e alle misure adottate in ambito lavorativo per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nonché le politiche aziendali intraprese per garantire un ambiente di lavoro inclusivo.

Le aziende devono specificare in questo contesto quali strumenti hanno implementato e riportare eventuali misure di welfare aziendale, congedi e/o permessi riconosciuti ai lavoratori in aggiunta a quelli già previsti dalla normativa di legge o dal contratto collettivo nazionale del lavoro applicato dall'azienda. Viene, inoltre, richiesto alle aziende di condividere la propria esperienza nell'ambito della flessibilità dell'orario di lavoro (banca ore; flessibilità in ingresso/uscita; smart-working), l'eventuale adozione di  servizi di supporto alla genitorialità (nidi aziendali; contributi o convenzioni per attività extra scolastiche dei figli, ecc.). Per quanto riguarda l'inclusione nell'ambiente di lavoro, invece, il legislatore richiede informazioni circa l'esistenza di mense aziendali, servizi di navetta per i lavoratori, il coinvolgimento degli stessi in attività ricreative e culturali, l'istituzione di sportelli di ascolto/supporto psicologico nonché l'istituzione di figure specifiche all’interno dell'azienda come il diversity manager e il disability manager.

È evidente che l'inserimento del welfare aziendale e del D&I nel nuovo rapporto sulla situazione del personale costituisce un ulteriore testimonianza della sempre maggiore attenzione del legislatore verso i temi dell'inclusione sociale e del work-life balance.

La mancata o tardiva trasmissione del rapporto comporta una sanzione pecuniaria da 516,46 euro a 2.582,28 euro e se il ritardo si protrae oltre i 12 mesi, questo comporta anche la sospensione dei benefici contributivi eventualmente fruiti dall'azienda per un periodo di un anno. Anche la trasmissione mendace o incompleta del rapporto comporta una sanzione pecuniaria da un minimo di 1.000,00 ad un massimo di 5.000,00 Euro.

Infine, si segnala che secondo quanto previsto dalle linee guida sulle pari opportunità di genere e generazionali nonché sull'inclusione lavorativa delle persone con disabilità le aziende con più di 50 dipendenti hanno l'obbligo di trasmettere il rapporto sulla situazione del personale femminile e maschile per poter partecipare ai bandi per i contratti pubblici finanziati dal PNRR, a pena di esclusione dalla gara.

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