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La competenza in materia di responsabilità da prodotto

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​Ultimo aggiornamento del 30.06.2021 | Tempo di lettura ca. 4 minuti


Con decisione del 25 marzo 2021 nel caso Ford Motor Co. V. Montana Eighth Jud. Dist. Ct., la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha ritenuto sussistente, in materia di responsabilità da prodotto, la competenza specifica delle corti statali del Minnesota e del Montana nei confronti della società automobilistica Ford, superando i principi espressi nel precedente giurisprudenziale Bristol-Myers Squibb Co. v. Superior Court of California.

Nella fattispecie, le due parti attrici, residenti rispettivamente nello Stato del Minnesota e nello Stato del Montana, avevano adito i propri tribunali statali formulando una richiesta di risarcimento per i danni subiti, conseguenti a sinistri stradali dovuti a difetti e malfunzionamenti riconducibili a due veicoli Ford (modelli Ford Explorer del 1996 e Crown Victoria del 1994).

La società automobilistica, invocando il principio di causalità, aveva resistito in giudizio eccependo il difetto di competenza specifica statale e sostenendo di non aver progettato, prodotto o venduto quei particolari modelli automobilistici in Minnesota e in Montana. 

Ford Motor Co., richiamando il precedente giurisprudenziale Bristol-Myers Squibb Co. v. Superior Court of California, eccepiva, in particolare, che in assenza di un nesso causale tra la propria condotta nei suddetti Stati e le controversie insorte, non sarebbe stato possibile invocare la competenza speciale dei tribunali aditi.

La Corte Suprema, nel respingere le argomentazioni della convenuta, ha ripercorso, seppur brevemente, i criteri fondanti le due forme di competenza personale invocate.

La prima, definita anche generale, sussiste ogni qualvolta il convenuto abbia la residenza o il domicilio all’interno di un determinato Stato.

La seconda, specifica, esula dai criteri di residenza e di domicilio, richiedendo un legame o un contatto diretto tra il convenuto e lo Stato di riferimento.

Secondo le argomentazioni della sentenza, Ford, pur non avendo prodotto o venduto i modelli automobilistici in questione direttamente in Minnesota e nel Montana, aveva comunque sostanzialmente condotto affari in entrambi gli Stati, ove, peraltro, aveva svolto attività pubblicitaria mediante affissione di cartellonistica, pubblicazione di annunci stampa e radio, nonché tramite distribuzione di pezzi di ricambio ai propri concessionari e negozi di auto. 

Ad avviso della Corte Suprema, Ford aveva regolarmente condotto attività d’impresa in Montana e in Minnesota, collocando sul mercato automobilistico anche gli autoveicoli che avevano dato luogo al sinistro stradale per il quale era insorta la controversia.  La Corte Suprema, dunque, ravvisando un forte collegamento tra la convenuta, il foro e la controversia, ha ritenuto competenti a dirimere la controversia le corti statali del Minnesota e del Montana.

La pronuncia in esame stabilisce un principio di particolare importanza per tutti coloro che, anche dall’estero, conducono attività d’impresa negli Stati Uniti, in quanto estende l’ambito di applicazione della competenza e della giurisdizione delle corti statunitensi in fattispecie di responsabilità da prodotto. Il revirement giurisprudenziale, infatti, consente di scegliere il foro competente sulla base di elementi di collegamento piuttosto tenui, che favoriscono il ricorso ai criteri di convenienza per l’introduzione del contenzioso, quali, ad esempio, il foro territoriale di residenza dell’attore, oppure quello di fronte al quale è possibile ottenere risarcimenti più elevati, anche in considerazione della materia trattata. 

Tale orientamento si allinea a quanto già previsto nella prassi applicativa di alcune corti statali: i tribunali di New York, ad esempio, interpretando l’art. 301 del CPLR in modo estensivo, valutano la mera “solicitation of business in the state” come elemento generalmente sufficiente per dichiarare la loro competenza a decidere una controversia derivante direttamente o indirettamente dall’attività promozionale condotta nello Stato.  

Per quanto sopra, tutti gli operatori che immettono sul mercato statunitense prodotti potenzialmente pericolosi dovrebbero pianificare tempestivamente una strategia difensiva che possa mitigare il rischio di attrazione della competenza di fronte a giurisdizioni favorevoli agli attori in controversie di product liability. 

Ciò è possibile adottando alcuni accorgimenti mutuati dalla stessa pratica legale statunitense, che rende efficace l’adozione di alcuni sistemi di protezione altrimenti inadeguati, in considerazione delle caratteristiche proprie di un sistema di discovery molto ampio e di tecniche processuali affinate. 

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Daniele Ferretti

Avvocato, Attorney-at-law (New York), Co-Vice Chair of the International Bar Association PL&A Committe

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