Tassonomia e obblighi di comunicazione

La stessa Unione Europea definisce la tassonomia come: “uno strumento di trasparenza basato su un sistema di classificazione che traduce gli obiettivi climatici e ambientali dell'UE in criteri per specifiche attività economiche ai fini degli investimenti privati ”.

L’introduzione della Tassonomia si deve al Regolamento UE 2020/852 - in vigore dal 13 luglio 2020 - relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, a cui sono seguiti numerosi atti delegati della Commissione Europea.

Tra gli atti delegati della Commissione più significativi vi è quello del  2 febbraio 2022  denominato "Clima”, con cui il settore energetico del nucleare e quello del gas naturale sono stati inseriti tra le attività sostenibili, stabilendo però condizioni rigorose per la loro ammissione.

L’atto delegato del 2 febbraio 2022  è stato oggetto di numerose critiche da vari esponenti, che considerano l’inclusione all’interno della tassonomia di dette risorse un tentativo di “greenwashing” nei confronti di fonti energetiche che sono altamente inquinanti.

L’Austria, ad esempio, ha deciso di  presentare un ricorso avanti alla Corte di Giustizia al fine di richiedere  l’annullamento del suddetto atto delegato.

Il Regolamento UE 2020/852, oltre ad avere introdotto il concetto di tassonomia,  è altresì di fondamentale importanza, in quanto al suo interno è contenuta una grande innovazione.

Infatti, all’art. 8 del succitato Regolamento sono previsti degli obblighi di comunicazione in relazione alle attività economiche connesse alla tassonomia.

Tale articolo prevede dunque l’obbligo, per le società soggette a pubblicazione di informazioni di carattere non finanziario, di fornire informazioni su come e in che misura le attività dell’impresa sono associate ad attività economiche considerate ecosostenibili.

In particolare, ai sensi dell’art. 8 comma 2, gli obblighi di comunicazione riguardano i) la quota del fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili, ii)  la quota delle spese in conto capitale e iii) la quota delle spese operative in merito ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili.

Recentemente, la Commissione ha altresì pubblicato la Comunicazione del 6 ottobre 2022 con cui ha chiarito alcuni aspetti relativi agli obblighi di comunicazione di cui all’art. 8, inserendo all’interno di tale documento delle FAQ specifiche.

Da quanto sopra esposto emerge dunque che la tassonomia ha come destinatari principali i partecipanti ai mercati finanziari e i soggetti tenuti alla dichiarazione non finanziaria.

Ciò non toglie che anche le altre imprese non direttamente obbligate dovrebbero iniziare a cercare di definire il proprio impegno verso la sostenibilità e l’utilizzo delle fonti di energia ritenute ecosostenibili.

È infatti ragionevole presupporre che gli adempimenti legati alla tassonomia in futuro saranno  estesi anche ad altre imprese (anche di piccole e medie dimensioni) e che molti player importanti  saranno interessati a intrecciare relazioni commerciali con  aziende che adempiono agli obblighi di comunicazione in relazione alle attività economiche connesse alla tassonomia.