Utilizziamo cookie tecnici per personalizzare il sito web e offrire all’utente un servizio di maggior valore. Chiudendo il banner e continuando con la navigazione verranno installati nel Suo dispositivo i cookie tecnici necessari ai fini della navigazione nel Sito. L’installazione dei cookie tecnici non richiede alcun consenso da parte Sua. Ulteriori informazioni sono contenute nella nostra Cookie Policy.



Rendicontazione di sostenibilità: il MEF pubblica il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche

PrintMailRate-it

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Ultimo aggiornamento del 30.01.2025 | Tempo di lettura ca. 7 minuti


Der Text ist auch​ auf Deutsch verfügbar​ »​

The article i​s available also in English »


Il Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è impegnato nello sviluppo di un modello di rendicontazione che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti operanti nell’attuale panorama normativo orientato alla sostenibilità. 
In tale contesto, il Tavolo, in collaborazione con diversi stakeholder, ha elaborato il “Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche” uno strumento che, pur non vincolante, offre indicazioni pratiche per orientare le PMI non quotate nella raccolta e nella trasmissione delle informazioni relative agli aspetti ambientali, sociali e di governance, facilitando l’accesso a opportunità di finanziamento e rispondendo alle esigenze di trasparenza sul mercato.

La spinta europea per la sostenibilità e l’impatto sulle PMI​

L’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali è ormai una priorità, soprattutto per le imprese di grandi dimensioni tenute a rendicontare le proprie performance con particolare attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance (“ESG”). Normative europee come la Corporate Sustainability Reporting Directive (recepita in Italia con D. Lgs. 125/2024) e la recente Corporate Sustainability Due Diligence Directive (in attesa di recepimento nei diversi Stati Membri), stanno imprimendo un’accelerazione verso un modello economico più sostenibile, richiedendo alle imprese di assumere un impegno concreto non solo nella gestione degli impatti diretti delle proprie attività, ma anche di quelli indiretti relativi alla cosiddetta “catena del valore”, che coinvolge imprese fornitrici, partner e clienti. 

Pur non essendo formalmente soggette a tale corpus di norme, anche le PMI non quotate si trovano dunque a fronteggiare richieste di informazioni sulla sostenibilità provenienti da imprese committenti, banche e investitori. Se, da un lato, la raccolta di queste informazioni può rappresentare una sfida complessa, dall’altro costituisce un’opportunità strategica: misurare i rischi ESG consente alle PMI di accedere più facilmente a finanziamenti privati, fondi pubblici e garanzie, oltre a rafforzare la propria competitività sul mercato

Il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche

Per supportare le PMI nella raccolta e nella comunicazione delle informazioni relative agli aspetti ESG, il 6 dicembre 2024 è stato pubblicato il Dialogo di Sostenibilità tra PMI e Banche (“Documento”), frutto del lavoro congiunto del Tavolo sulla Finanza Sostenibile presieduto dal MEF e composto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Banca d’Italia, Consob, Ivass e Covip.

Il Documento affronta le esigenze informative derivanti dal sistema di regolamentazione bancario e dai processi interni di valutazione e gestione dei rischi ESG ponendosi i seguenti obiettivi: 
- agevolare lo scambio di informazioni tra PMI e istituti bancari; 
- sensibilizzare le PMI sull’importanza delle informazioni di sostenibilità, in linea con l’auspicata adozione dello standard VSME ED di EFRAG; 
- porre le basi per iniziative formative volte a sviluppare le competenze delle PMI in materia di sostenibilità.

L’auspicio del Tavolo per la Finanza Sostenibile è che il Documento, benché non vincolante, possa contribuire alla standardizzazione delle richieste informative in materia ESG, riducendo in tal modo la proliferazione di richieste complesse e diversificate da parte degli istituti finanziari. 
La prima parte del Documento fornisce un’elencazione chiara e articolata delle informazioni di sostenibilità che le PMI possono condividere con le banche. Tali informazioni, raccolte con un approccio modulare, sono suddivise in cinque aree tematiche, che spaziano dalle informazioni generali sulla struttura societaria, alle iniziative aziendali in tema di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, fino agli aspetti ambientali, sociali e di condotta d’impresa. 

Aspetto cruciale è l’attenzione riservata alle diverse caratteristiche dimensionali delle PMI e, dunque, alla loro differente capacità – in termini di risorse, know how e processi – di fornire le informazioni richieste. L’approccio modulare promosso non fornisce, invero, una definizione di microimpresa predeterminata, ma ne consente una valutazione caso per caso, tenendo conto del rapporto tra la banca e l’impresa e delle indicazioni del legislatore europeo. In linea con il principio di proporzionalità il Documento, inoltre, distingue tra informazioni con priorità 1, considerate essenziali e, pertanto, obbligatorie, e informazioni con priorità 2, ritenute aggiuntive e opzionali.

La seconda parte del Documento offre una guida metodologica concepita per agevolare le PMI nella comunicazione delle informazioni di sostenibilità alle banche. In particolare, tale guida fornisce una descrizione dettagliata delle informazioni richieste nonché le potenziali fonti utili da cui poterle reperire. 

Prossimi passi per le PMI

In definitiva, adottare un approccio strutturato nella gestione dei rischi ESG permetterebbe alle PMI di affrontare le sfide future e garantirsi una posizione di rilievo in un mercato che premia la trasparenza, la responsabilità e l’impegno verso una transizione “verde e giusta”. 

Tuttavia, per conquistare un ruolo da protagoniste in un futuro più sostenibile, le PMI devono essere pronte a investire con convinzione in questo settore, sviluppando sistemi di governance avanzati, puntando sull’innovazione tecnologica e valorizzando le attività di formazione. Solo con un impegno strutturato e lungimirante sarà possibile ottenere risultati tangibili, consolidare la fiducia degli stakeholder e attrarre nuove opportunità di business.

 dalla newsletter

Legal Newsletter​​​​​​​

autore

Contact Person Picture

Paolo Peroni

Avvocato

Partner

+39 02 6328 841

Invia richiesta

Profilo

Contact Person Picture

Kiara Leone

Dottore in Giurisprudenza

Junior Associate

+39 06 9670 1270

Invia richiesta

Profilo

 i nostri servizi

Deutschland Weltweit Search Menu