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La valutazione delle aziende in crisi: pubblicato il Discussion Paper dell’OIV

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​​​​​​​​​​​​​​​Ultimo aggiornamento del 7402.2025 | Tempo di lettura ca. 3 minuti


Il 17 gennaio 2025 l'Organismo Italiano di Valutazione (OIV) ha pubblicato il Discussion Paper n. 1/25 intitolato "La valutazione delle aziende in crisi". Questo documento, pur non avendo validità di principio di valutazione, offre linee guida generali per gli esperti di valutazione, richiamando aspetti rilevanti che non sono coperti né dai Principi Italiani di Valutazione (PIV) né dagli International Valuation Standards (IVS).


Il Discussion Paper​ si ispira alle best practice adottate dagli esperti del settore e si propone di fornire un orientamento utile, simile a quanto fatto dall'American Institute of Certified Public Accountants (AICPA) con la guida "Consulting services practice aid 02-1 Business valuation in bankruptcy: a nonhauthoritative guide” pubblicata nel 2002. Le linee guida presuppongono che l'esperto abbia familiarità con i principi di valutazione nazionali e internazionali, rispetti i codici etici pertinenti e possieda una conoscenza adeguata delle tecniche e dei modelli di valutazione.

Il paper sottolinea inoltre che l'esperto chiamato a valutare un'azienda in crisi deve affrontare un compito ancora più complicato, considerando la presenza di flussi risultanti da piani industriali complessi e un indebitamento con dinamiche particolari.

Ai fini dell’apprezzamento dei rischi connessi ai flussi e alla struttura finanziaria è importante che l'esperto tenga conto delle diverse dimensioni del problema. 

È necessario inoltre:
  • Prendere nota del contesto economico e del contesto giuridico nel quale si trova l’impresa in crisi;
  • Individuare le sfide da fronteggiare;
  • Valutare la consistenza del relativo progetto industriale, prestando attenzione al disegno presentato, al grado di stabilizzazione raggiunto dall’impresa, alle premesse sulle quali il piano è costruito e ai mezzi disponibili per la sua realizzazione;
  • Esaminare il piano finanziario, da un lato nell’ottica del concorso al progetto industriale e dall’altro per rilevare la consistenza e la dinamica dell’indebitamento.

Si evidenzia come le linee guida non si applicano agli intermediari bancari e finanziari che sono soggetti a un framework normativo specifico. Il Valuation Handbook dell’EBA, in tema di valutazioni per le risoluzioni bancarie, infatti, già indica le metodologie, gli strumenti e gli approcci da seguire nella valutazione degli intermediari in crisi.

In particolare, nel Discussion Paper n. 1/25 si muove dall’assunto che la crisi dell’azienda può evolvere in quattro principali direzioni: riorganizzazione, liquidazione, acquisizione o ristrutturazione finanziaria.​​

Il valutatore dovrà opportunamente verificare le cause della crisi e considerarne la gravità per vagliare le alternative tra cui scegliere il miglior approccio valutativo.

In tale contesto, diverse possono essere le finalità, l’oggetto, le unità di valutazione, le configurazioni di valore ricercate e le date di riferimento.

Inoltre, è da tenere in considerazione che la gestione della crisi d’azienda ha un valore non solo economico, ma anche sociale, in quanto foriero di effetti che vanno oltre gli interessi dei creditori e che impattano il sistema economico nel suo complesso.

Quindi, il Discussion Paper n. 1/25 dell’OIV rappresenta un importante contributo per i valutatori, fornendo linee guida utili per affrontare la complessità della valutazione delle aziende in crisi. Il paper offre un orientamento prezioso promuovendo un approccio metodico e informato nella gestione delle valutazioni aziendali in contesti di crisi.

Valutazioni di alta qualità, convincenti, adeguatamente supportate da evidenze e svolte nell'interesse generale e non di parte, possono infatti ridurre significativamente l'asimmetria informativa, facilitare la composizione degli interessi contrastanti tra diverse categorie di soggetti e favorire soluzioni efficienti.​​​

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