Utilizziamo cookie tecnici per personalizzare il sito web e offrire all’utente un servizio di maggior valore. Chiudendo il banner e continuando con la navigazione verranno installati nel Suo dispositivo i cookie tecnici necessari ai fini della navigazione nel Sito. L’installazione dei cookie tecnici non richiede alcun consenso da parte Sua. Ulteriori informazioni sono contenute nella nostra Cookie Policy.



Brexit e diritti di proprietà intellettuale

PrintMailRate-it

​Dalla decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea (cosiddetta Brexit) è scaturito uno stato di incertezza non solo in abito economico e politico ma anche in materia di Proprietà Intellettuale. 


I marchi europei e  i disegni ed i modelli comunitari sono validi all’interno di tutti gli Stati membri Europei grazie a due normative: il Regolamento (UE) n.2017/1001  ed il Regolamento (CE) n.6/2002 , ma in caso di mancato accordo tra Commissione Europea e Regno Unito, queste norme non saranno più applicabili all’interno del Regno Unito a partire dal 29 Marzo 2019.

Cosa succederà quindi a questi titoli di Proprietà Intellettuale nel Regno Unito? Saranno ancora tutelati?
Nel settembre 2017 la Commissione Europea, attraverso il documento Position Paper on Intellectual property rights (including geographical indications), aveva informato che tali titoli di P.I. non avrebbero avuto più effetto nel territorio del Regno Unito. Tale direzione è stata confermata lo scorso gennaio anche nel Documento di notifica alle parti interessate in materia di marchi UE nonché disegni e modelli comunitari registrati rilasciato dall’Euipo.

I titolari di diritti di Proprietà Intellettuale riconosciuti a livello Europeo, fino a circa una settimana fa, non potevano fare altro che sperare fosse siglato questo accordo tra la Commissione Europea e il Regno Unito.

Come ormai è noto, il 15 gennaio scorso il parlamento inglese ha bocciato l’accordo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea proposto dal primo ministro Theresa May, ma nemmeno 24 ore dopo, lo stesso parlamento ha sostenuto il governo May bocciando la mozione di sfiducia.

Proprio alla luce di tali fatti politici, il clima d’incertezza è aumentato. Infatti, vi è la reale e concreta possibilità di una Brexit senza accordo.

Per tale ragione il Governo Britannico, prevendendo sapientemente che non si sarebbe trovato un accordo nelle tempistiche previste, nel settembre scorso ha rilasciato un Documento in cui vengono indicate le procedure da utilizzare al fine di non perdere la titolarità di tali diritti in caso di mancato accordo.

Il documento specifica quanto segue:
  • Dopo l’entrata in vigore della Brexit (che ad oggi risulta essere ancora la data del 29 marzo p.v.) si aprirà una finestra temporale di 9 mesi all’interno della quale i titolari  di privative europee (marchi e design) potranno far richiesta presso le Corti Britanniche ed il Tribunale dell’Ufficio per la Proprietà Intellettuale per ottenere un titolo equivalente valido all’interno del Regno Unito;
  • coloro che sono titolari o che hanno fatto domanda per la registrazione di un marchio o di un modello europeo potranno far valere i loro diritti anteriori sulla base della data di deposito e priorità del diritto originario nell’Unione Europea;
  • Il governo collaborerà, anche con l'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO), per fornire una protezione continuativa nel Regno Unito dopo il 29 marzo 2019 dei marchi, disegni e modelli depositati attraverso i sistemi di Madrid e dell'Aia e che designano l'UE.

Tramite tali accordi, infatti, si semplifica la richiesta di estensione di protezione  del proprio marchio o disegno nei confronti di Paesi Esterni all’Unione Europea (è sufficiente un deposito di una sola domanda presso gli uffici nazionali competenti con la designazione di tutti gli stati d’interesse). Si reputa che il documento rimanga tuttavia vago sulle conseguenze che avrà il mancato accordo sui Protocolli di Madrid e dell’Aia non indicando in concreto come procedere in questo specifico caso.

In conclusione, nonostante le rassicurazioni del Governo Britannico, le incertezze sono ancora molte sulle tempistiche ed i costi che si dovranno sostenere i titolari di diritti di Proprietà Intellettuale in caso di mancato accordo tra Commissione Europea e Regno Unito.

Contatto

Contact Person Picture

Nadia Martini

Avvocato

Partner

+39 02 6328 841

Invia richiesta

Profilo

I nostri servizi

Skip Ribbon Commands
Skip to main content
Deutschland Weltweit Search Menu