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Come cambia il Superbonus per l’edilizia alla luce delle recenti novità normative

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Ultimo aggiornamento del 22.12.2022 | Tempo di lettura ca. 4 minuti


Il decreto Aiuti quater (Dl 176/2022) ha ridotto al 90 per cento la detrazione per condomìni ed edifici di un unico proprietario, ma prevede anche una proroga per le singole unità legata al «reddito di riferimento» del proprietario che le utilizzi come abitazione principale. 

Tale decreto ha anche previsto un meccanismo di “prenotazione” del 110 per cento legato alla presentazione della Cila entro il 25 novembre, con delibera in assemblea condominiale entro il 24.

Superbonus 110 per cento

Con la pubblicazione del decreto Aiuti quater in Gazzetta Ufficiale, la disciplina del Superbonus è stata modificata in modo sostanziale.

Le novità sono sostanzialmente le seguenti:
  • per gli edifici condominiali la super aliquota scenderà al 90 per cento dal 2023, con la possibilità di mantenerla al 110 per cento se la CILA è stata presentata prima del 25 novembre 2022 dall’unico proprietario (o comproprietario) dell’intero edificio composto da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate 
  • per le abitazioni unifamiliari si potrà usufruire del Superbonus al 90 per cento per tutto il 2023 ma solo per interventi sulla prima casa e se il contribuente ha un reddito annuale non superiore ad Euro 15.000,00 che viene calcolato applicando un quoziente familiare; è stata prorogata al 31 marzo 2023 la possibilità di usufruire del bonus 110 per cento per chi ha completato almeno il 30 oer cento dei lavori al 30 settembre 2022

Cambiamenti per gli edifici condominiali

In sostanza per gli interventi effettuati negli edifici condominiali ed in quelli composti da 2 a 4 unità immobiliari, anche se posseduti da unico proprietario o in comproprietà fra più soggetti, la detrazione Superbonus 110 per cento si svilupperà in base allo schema seguente:
  • 110 per cento fino al 31.12.2022
  • 90 per cento per tutto il 2023
  • 70 per cento per le spese sostenute nel 2024
  • 65 per cento per le spese sostenute nel 2025

Come sopramenzionato si potrà utilizzare la super aliquota del 110 per cento anche per l’anno 2023 a condizione che entro il 25 Novembre 2022 sia stata presentata la Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, se la delibera assembleare approvante i lavori sia antecedente al 25 Novembre 2022.

Viene anche specificato che per gli interventi di demolizione e ricostruzione per i quali al 25 Novembre 2022 siano stati presentate le istanze di acquisizione dei titoli abitativi, si può usufruire della super detrazione 110 per cento anche per il 2023.

Cambiamenti per le abitazioni unifamiliari

Il decreto aiuti quater in sostanza riabilita la detrazione Superbonus per le abitazioni familiari fino al 31 Dicembre 2023, ma riducendo la aliquota di detraibilità delle spese sostenute al 90 per cento e previo il rispetto di determinate condizioni:
  • Il contribuente deve essere titolare del diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare
  • La unità immobiliare deve risultare adibita ad abitazione principale
  • Il contribuente deve avere un reddito non superiore ad Euro 15.000,00; in particolare per calcolare il reddito di riferimento vanno sommati i redditi complessivi di tutti i componenti del nucleo familiare che poi verrà suddiviso in base a determinati coefficienti
  

Novità in tema di utilizzo della Super-detrazione

Al fine dello sblocco del mercato dei crediti Superbonus è inoltre prevista la possibilità di usufruire del credito in 10 rate annuali relativamente ai crediti di imposta non ancora utilizzati, derivanti dalle comunicazioni di cessione o sconto in fattura, inviate alla Agenzia delle Entrate prima del 31 Ottobre 2022.

Ulteriori modifiche inseribili nella Legge di Bilancio 2023

Sul tavolo rimane la possibile proroga del termine di presentazione delle CILA, scaduto il 25 novembre scorso, al 31 dicembre di questo anno.

Rimane allo studio, inoltre, un possibile emendamento sul meccanismo della cessione del credito, al fine di disincagliare le somme ancora non erogate dagli istituti di credito. A tal fine, si prevede l’eventuale possibilità di utilizzare gli F24 per sbloccare il mercato secondario. 

I crediti già maturati ma congelati potrebbero essere sbloccati mediante F24 presi in carico dalle banche per conto dei loro clienti, saldando i relativi importi tramite i crediti fiscali rimasti nei bilanci degli istituti di credito.

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