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Acquisti e cessioni intracomunitarie: rilevanti novità nei modelli INTRASTAT

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​Ultimo aggiornamento del 29.03.2022 | Tempo di lettura ca. 3 minuti


L'Agenzia delle Dogane e dei monopoli, d'intesa con le Entrate e l'ISTAT, con determinazione n. 493869/2021, ha definito i nuovi modelli INTRASTAT applicabili agli elenchi aventi periodi di riferimento decorrenti dal 1/1/2022 e quindi alle operazioni intracomunitarie effettuate dall’anno 2022. 

A partire dallo scorso 25 febbraio, quindi, i soggetti mensili sono tenuti all'applicazione dei nuovi modelli e delle nuove istruzioni.

Le principali novità introdotte nel modello INTRA 1-bis (cessioni di beni) sono le seguenti:
  • la natura della transazione viene ora rappresentata in due colonne A e B. La colonna B risulta essere obbligatoria solo per quei soggetti passivi che hanno realizzato nell’annualità precedente, o presumono di realizzare nell'anno in caso di primo esercizio di attività, un valore di spedizioni superiore a 20 milioni di Euro;
  • ai fini statistici, è introdotto un campo relativo al Paese di origine delle merci. Tale dato non è sempre di facile identificazione per gli operatori i quali devono individuare lo Stato facendo riferimento alle regole previste in materia di origine non preferenziale dal Codice Doganale dell’Unione (cosiddetto CDU) e dai relativi regolamenti di attuazione. In tale ambito, i beni ottenuti interamente in un singolo Paese vengono considerati come originari di quello Stato, mentre risulta maggiormente complessa l’individuazione dell’origine in tutti i casi in cui due o più Paesi contribuiscano alla produzione dei beni oggetto della cessione e per i quali va fatto necessariamente riferimento alle regole doganali;
  • da ultimo, è stata introdotta una semplificazione per le spedizioni di valore inferiore a 1.000 Euro, in base alla quale è possibile utilizzare il codice convenzionale "99500000", senza la necessità di procedere con la separazione e l’individuazione delle singole Nomenclature combinate.

Di particolare interesse è l’introduzione della nuova sezione 5 del modello relativo alle cessioni: un nuovo elenco INTRA-1 sexies riservato alle operazioni in regime di "call-off stock", connesso alla recente disciplina di cui all'art. 41-bis del DL 331/93. Il modello in parola stato introdotto per dettagliare le informazioni relative al soggetto destinatario dei beni trasferiti in altro Paese UE sulla base di accordi di "call-off stock". La periodicità di presentazione è la medesima prevista per le cessioni di beni.

Passando invece al lato acquisti, le principali novità introdotte nel modello INTRA-2 bis (acquisti di beni) sono le seguenti:
  • viene confermata l'abolizione della presentazione su base trimestrale dell’elenco;
  • la nuova soglia per i soggetti tenuti alla presentazione mensile passa da 200.000 Euro a 350.000 Euro (per gli acquisti effettuati nel trimestre o in almeno uno dei quattro trimestri precedenti);
  • diventano facoltative le informazioni relative allo Stato del fornitore, al codice IVA del fornitore e all’ammontare delle operazioni in valuta;
  • come per le cessioni, anche per gli acquisti di beni è possibile utilizzare il codice convenzionale "99500000" per le spedizioni di valore inferiore a 1.000 Euro, senza disaggregare il dato della nomenclatura combinata;
  • come già menzionato in precedenza per le vendite, anche in acquisto, i dati relativi alla natura della transazione sono stati separati in due colonne A e B (la colonna B è obbligatoria per quei soggetti che hanno realizzato o prevedono di realizzare un volume di transazioni maggiore a 20 milioni di Euro). 

Da ultimo, per quanto riguarda i servizi ricevuti da soggetti UE (mod. INTRA 2quater), permangono le soglie di esonero già previste (100.000 Euro nel trimestre o in almeno uno dei quattro trimestri precedenti) e viene confermata l’abolizione della presentazione con cadenza trimestrale. 

Nel modello in commento divengono infine facoltativi i seguenti dati: codice Iva del fornitore, ammontare delle operazioni in valuta, modalità di erogazione, modalità di incasso e Paese di pagamento. 

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Giorgia Cavallari

Dottore Commercialista e Revisore legale

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