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Verso il DL Energia 2025: soluzioni contro la saturazione della rete e misure sul gas naturale

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​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Ultimo aggiornamento del 29.09.2025 | Tempo di lettura ca. 7​​​​​​ minuti

È attesa nelle prossime settimane l’approvazione del nuovo “D.L. Energia 2025”, di cui è in circolazione una bozza dalla fine dello scorso luglio. 

Il provvedimento introduce un pacchetto di misure strategiche volte a contrastare la saturazione virtuale della rete elettrica, intervenire sui prezzi del mercato all’ingrosso del gas naturale, semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di data-center, operare nella regolamentazione della materia di trasporto e stoccaggio geologico del biossido di carbonio e ad ottimizzare i processi autorizzativi nell’ambito del cosiddetto gas release, il meccanismo di approvvigionamento di gas naturale a lungo termine. 

La saturazione virtuale della rete​

Uno degli ostacoli principali alla promozione dello sviluppo e della connessione alla rete di progetti di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stato individuato nella saturazione virtuale della rete, ossia la potenziale occupazione di potenza (appunto, virtuale) da parte di impianti che, nonostante la presentazione delle relative domande di connessione, non vengono a tal fine autorizzati, né realizzati, finendo così per bloccare risorse altrimenti disponibili per quegli impianti con maggiori chances di cantierabilità. 

Per affrontare questo problema, l’articolo 1 della bozza del decreto-legge propone una serie di misure correttive. In particolare, si prevede che TERNA pubblichi la capacità massima addizionale che sia integrabile in ciascuna porzione della rete e che aggiorni trimestralmente la stessa sulla base 1) dei titoli abilitativi rilasciati per la costruzione e l’esercizio degli impianti e 2) delle richieste di connessione e dell’entrata in esercizio degli stessi. Restano esclusi da tale meccanismo gli impianti off-shore. L’intento è quello di far sì che la capacità di rete sia dimensionata in maniera coerente con gli obiettivi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), del PNIEC (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e della politica energetica nazionale ed europea.

Il decreto modifica anche il D. Lgs. 190/2024 (c.d. Testo Unico Rinnovabili), affidando ad ARERA il compito di definire – entro 180 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento – nuove regole tecniche ed economiche per la connessione per impianti a fonti rinnovabili e sistemi di accumulo, con esclusione degli impianti off-shore. Le nuove procedure, che dovranno essere incorporate nel Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA), si baseranno su un approccio microzonale e sul principio di burden sharing. TERNA sarà autorizzata a rilasciare soluzioni tecniche minime generali (STMG) tramite procedure open season – trasparenti, competitive e non discriminatorie – anche per punti di connessione eccedenti la capacità massima teorica.

La capacità sarà assegnata in via definitiva ai soggetti aggiudicatari in possesso dei necessari titoli autorizzativi.

Per quanto riguarda d’altro canto i gestori del sistema di distribuzione (DSO – Distribution System Operator), anche questi possono rilasciare, sempre attraverso procedure open season, soluzioni di connessione sulle reti di competenza che afferiscano a un punto di connessione anche in eccesso della capacità massima accoglibile nello stesso punto. I DSO sono inoltre autorizzati a rilasciare soluzioni di connessione sulle reti di bassa tensione anche in relazione a impianti che entreranno in esercizio prima della realizzazione degli interventi eventualmente necessari sulle reti di alta e altissima tensione.

Una volta entrato in vigore l’aggiornamento da parte di ARERA, le soluzioni di connessione già rilasciate in merito a progetti non ancora autorizzati e non validate dal gestore di rete perderanno efficacia. Tuttavia, i soggetti coinvolti avranno diritto alla restituzione o alla rimodulazione dei costi di connessione già versati, ferma restando la possibilità di partecipare alle nuove procedure. Faranno eccezione e pertanto rimarranno efficaci le soluzioni di connessione per i progetti con iter autorizzativi che avranno già ottenuto un provvedimento di esenzione dalla VIA, o un provvedimento favorevole di valutazione dell’impatto ambientale, o un parere positivo di compatibilità ambientale (VIA).

La progettazione e l’autorizzazione degli interventi di potenziamento della rete, come per esempio dei raccordi o delle stazioni elettriche, saranno centralizzate e gestite da Terna mediante l’utilizzo di procedure agevolate. 

Rimedi al c.d. pancaking nei mercati all’ingrosso del gas naturale

Con l’introduzione invece di misure volte a promuovere la concorrenza e l’integrazione dei mercati all’ingrosso del gas, si cerca di evitare il cosiddetto effetto pancaking, ossia quel meccanismo per cui il prezzo del gas aumenta all’aumentare dei sistemi di trasporto del gas attraversati. Al fine di promuovere la concorrenza nel mercato nazionale e l’integrazione dello stesso in quello europeo (anche in ragione del differenziale penalizzante del prezzo del gas naturale all’ingrosso rispetto ai mercati nordeuropei), si prevede che ARERA proceda ad adottare almeno una delle seguenti misure:
  • la determinazione di corrispettivi unitari di capacità che eliminino le distorsioni causate dal cumularsi dei costi di trasporto a copertura dei costi fissi infrastrutturali (con riferimento ai conferimenti nel punto di entrata di passo Gries, al confine con la Svizzera);
  • l’introduzione di un servizio “di liquidità” che miri ad offrire sul mercato italiano gas a prezzi allineati a quelli europei, in particolare al Title Transfer Facility olandese, prevedendo, ad es., che SNAM (l’impresa maggiore di trasporto di gas naturale italiana) sottoscriva contratti con operatori selezionati mediante procedure competitive, che rispettino criteri e modalità stabiliti dall’ARERA, fra cui il diritto degli operatori selezionati di ricevere un premio erogato da SNAM stessa in esito a dette procedure.

Di particolare interesse, in un’ottica di integrazione tra mercati geograficamente limitrofi, la previsione che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ARERA presenti al MASE una proposta per la piena integrazione dei mercati del gas naturale italiano e tedesco in relazione alle infrastrutture di trasporto insistenti sul territorio svizzero, proprio al fine di limitare il fenomeno del pancaking dei costi di trasporto sostenuti dagli operatori per nell’attraversamento dei tre Paesi in questione.

Semplificazioni per i data center​

Viene inoltre introdotto un procedimento unico per il rilascio delle autorizzazioni ai progetti di centri dati, generalmente intesi come infrastrutture ad alto consumo energetico. L’iter autorizzativo sarà, quindi, complessivamente semplificato e ciò per garantire una gestione più efficiente e coordinata dei data center e per le relative reti di connessione dell’utenza. Viene introdotto, infatti, un procedimento unico per l’autorizzazione dei data center in Italia e le relative connessioni alla rete elettrica. Tale autorizzazione, che sarà rilasciata dalla Regione (o dalla Provincia, se delegata) per i data center fino a 300 MW o dal MASE nei casi di centri dati di potenza eccedente tale soglia, includerà tutte le intese, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi, comunque denominati, tra cui quelli per l’autorizzazione integrata ambientale, la valutazione di impatto ambientale, l’autorizzazione paesaggistica o culturale, per l’utilizzo delle acque ovvero per le emissioni atmosferiche. Il procedimento di autorizzazione dovrà essere concluso entro 10 mesi (prorogabili solo per circostanze eccezionali e per un massimo di 3 mesi) e i termini per la valutazione di impatto ambientale sono dimezzati.

Investimenti nel settore CCUS (Carbon Capture, Utilization, and Storage)

In attesa che venga emanata una disciplina organica della materia, al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, il decreto prevede che entro 90 giorni dalla sua adozione, ARERA regoli l’accesso alle reti di trasporto ed ai siti di stoccaggio di biossido di carbonio, in un’ottica di bilanciamento tra gli obiettivi di carattere economico-finanziario e quelli ambientali, sociali e di efficiente utilizzo delle risorse.

ARERA è chiamata a inquadrare il trasporto e lo stoccaggio della CO2 anche con un sistema tariffario specifico e trasparente ed una adeguata disciplina delle attività di misura nell’ambito della contabilizzazione delle emissioni.

Gas Release​

Infine, la bozza di decreto prevede disposizioni urgenti per la stabilizzazione del prezzo del gas e il relativo approvvigionamento a lungo termine, intervenendo sul D.L. n. 17/2022 (il cosiddetto decreto bollette) che introduceva il cosiddetto meccanismo di gas release, più volte richiamato dal ministro Pichetto Fratin. L’intervento si pone nell’ottica di semplificare e ottimizzare i procedimenti autorizzativi, nonché di garantire l’efficacia delle misure incentivanti. 

Viene eliminato l’obbligo di individuare il punto di cessione del gas prodotto nell’ambito di questo meccanismo esclusivamente attraverso il sistema gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici). Allo scopo di rendere omogeneo e coerente il gas release con la propria natura finanziaria di misura di anticipazione virtuale, viene meno l’obbligo di cedere “fisicamente” il gas incrementale, offrendo così la possibilità agli operatori di stipulare accordi di cessione bilaterali o di utilizzare di altre piattaforme di mercato. 

Un’ulteriore modifica riguarda le concessioni di coltivazione di gas naturale: qualora siano presenti più contitolari di una concessione di coltivazione di gas naturale, ciascuno di essi potrà partecipare individualmente alle procedure di gas release.

Da un punto di vista amministrativo, il termine massimo di conclusione del procedimento unico, comprensivo delle valutazioni ambientali, per il rilascio dei titoli minerari e delle autorizzazioni necessarie è esteso da 3 a 6 mesi.

In conclusione, le novità introdotte con il provvedimento in arrivo sono molte ed ambiziose, finalizzate, tra l’altro, a tenere fede agli impegni presi nell’ambito del PNIEC e nell’ottica di favorire l’efficienza e la semplificazione. L’attenzione ora si sposta sulle tempistiche di adozione della misura in via definitiva: il decreto-legge sarà discusso e, auspicabilmente, approvato entro le prossime settimane. Non si esclude, tuttavia, che il testo definitivo del decreto possa differire dalla bozza diffusa a luglio, introducendo ulteriori modifiche. Da ultimo, si dovranno in ogni caso verificare gli ulteriori sviluppi nell’ambito della sua successiva conversione in legge.​

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