Utilizziamo cookie tecnici per personalizzare il sito web e offrire all’utente un servizio di maggior valore. Chiudendo il banner e continuando con la navigazione verranno installati nel Suo dispositivo i cookie tecnici necessari ai fini della navigazione nel Sito. L’installazione dei cookie tecnici non richiede alcun consenso da parte Sua. Ulteriori informazioni sono contenute nella nostra Cookie Policy.



Le novità in tema di plastiche monouso tra ESG e green-washing: l’importanza di una governance sostenibile

PrintMailRate-it

​Ultimo aggiornamento del 27.01.2022 | Tempo di lettura ca. 4 minuti


Il 14 gennaio 2022 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 196 del 8 novembre 2021 di recepimento della direttiva europea sulle plastiche monouso (SUP, Single Use Plastic), adottata nel 2019 (ovvero la direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente). 

Il decreto prevede che non possano più essere immessi sul mercato molti oggetti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce, agitatori per bevande, aste per palloncini, bastoncini cotonati e alcuni contenitori in polistirolo (di cui all’art. 5 del decreto e all’elenco parte B allegato al predetto decreto legislativo), per i quali rimane la possibilità per le aziende soltanto di esaurire le scorte a magazzino. 

Sono invece esclusi dalla direttiva europea e dal decreto legislativo e, quindi, dal divieto di immissione in commercio i composti al 100 per cento con plastica biodegradabile, nonché quei prodotti biodegradabili e compostabili, certificati conformi allo standard europeo della  norma UNI EN 13432 o  UNI  EN  14995, composti da materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40 per cento (la percentuale salirà al 60% a partire dal 1 gennaio 2024).

Per chi non si adegua, salvo che il fatto non costituisca reato, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro per «l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 1» (art. 14 del decreto legislativo).
 
La direttiva europea ed il decreto legislativo adottato in Italia si inseriscono chiaramente nel più ampio solco tracciato dai criteri ESG “Environmental, Social, Governance” ovvero nelle tre dimensioni fondamentali (“E: ambiente; S: impatto sociale e G: gestione aziendale ispirata a buone pratiche e principi etici”) per verificare, misurare, controllare e sostenere (con acquisto di prodotti o con scelte di investimento) l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione, conformemente a quanto previsto anche dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dagli SDGs delle Nazioni Unite.
 
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, in particolare, è il programma sottoscritto il 25 settembre 2015 dall’Assemblea generale dell’Onu, ovvero dai governi dei 193 Paesi membri e riguarda gli impegni per le persone,  per la prosperità e per la salvaguardia del pianeta. L’Agenda si concretizza nei 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile o Sustainable development goals, SDGs, che compongono un vasto programma di azioni e interventi composti da 169 target.

Il testo della SUP in materia di plastiche fa esplicito riferimento al conseguimento dell’obiettivo 12 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Onu) ovvero garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, preservando il valore dei prodotti e dei materiali il più a lungo possibile e generando meno rifiuti. Ma non solo. Vi è anche il tema della riduzione dei rifiuti marini, passo fondamentale per conseguire l’obiettivo 14 di sviluppo sostenibile dell’Onu, che prevede di conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.

Il rispetto dei criteri ESG e, più in generale, l’attenzione da parte delle aziende alle tematiche ambientali ed un’adeguata politica di sostenibilità sono sempre maggiormente utilizzati dagli investitori per valutare e decidere le proprie scelte di investimento e dai consumatori per orientare le proprie scelte di acquisto di prodotti.

Ma non solo. Tali tematiche sono recentemente entrate anche nei nostri Tribunali, in particolare in relazione al Green-washing, ovvero i tentativi di aziende o brand di mostrarsi pubblicamente più attenti, sensibili ed attivamente impegnati in questioni ambientali di quanto lo siano effettivamente: è del novembre 2021, infatti, un’importante ordinanza resa dal Tribunale di Gorizia (ordinanza resa nell’ambito del procedimento cautelare iscritto al n. r.g. 712/2021) con cui il Tribunale ha inibito a parte resistente, una società friulana, la diffusione su internet, reti televisive, quotidiani, stampa e volantini, di messaggi pubblicitari ingannevoli e di ogni informazione non verificabile sul contenuto di materiale riciclato nel prodotto, con fissazione di relativa penale in caso di mancato ovvero ritardato adempimento al predetto ordine.

La strada è dunque ormai aperta e tracciata: i criteri ambientali, l’impatto sociale delle politiche aziendali ed i temi di una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e a principi etici trovano e sempre più troveranno spazio ed attenzione all’interno delle normative statuali, nei provvedimenti resi nelle aule giudiziarie e nella gestione e strategia di impresa. 

E’ bene dunque che le aziende pongano sempre più attenzione a questa tematica, anche sotto un profilo legale e si avvalgano di professionisti specializzati ed enti certificatori che possano verificare la compliance delle stesse alla normativa di settore, nonché riconoscere l'impegno delle aziende nel rispetto dei criteri ESG e verso una sempre crescente integrazione della sostenibilità all’interno di tutti i processi di business.

dalla newsletter

contatti

Contact Person Picture

Massimiliano Perletti

Avvocato

Partner

+39 02 6328 841

Invia richiesta

Profilo

Contact Person Picture

Federica Bargetto

Avvocato

Associate Partner

+39 02 6328 841

Invia richiesta

Profilo

Skip Ribbon Commands
Skip to main content
Deutschland Weltweit Search Menu