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PNRR: il MEF adotta le istruzioni tecniche per la selezione dei progetti

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Ultimo aggiornamento del 20.10.2021 | Tempo di lettura ca. 5 minuti


Con circolare n. 21 del 14.10.2021, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha divulgato le cc.dd. “Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti PNRR”. 

Si tratta di indicazioni comuni a livello nazionale sui requisiti minimi da rispettare nell’attivazione delle procedure di selezione ed esecuzione degli interventi riferibili al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che devono essere applicate nella definizione dei bandi e degli altri strumenti di selezione dei nuovi progetti.

Come ormai noto, l’Italia si è dotata di un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che rappresenta un’irripetibile occasione di sviluppo, investimenti e riforme per il Paese, si tratta di un imponente disegno strategico di lungo periodo che dovrà essere attuato in tempi piuttosto rapidi (5 anni). 

Una svolta nel sistema italiano, insomma, la cui risposta non potrà prescindere da interventi pragmatici e strutturali che dovranno necessariamente basarsi sulla modernizzazione della pubblica amministrazione, sul rafforzamento del sistema produttivo, sul potenziamento del welfare e dell’inclusione sociale.

Il PNRR è un programma perfomance based, vale a dire incentrato non sulla spesa, ma su milestones e target, laddove i milestones definiscono le fasi rilevanti di natura amministrativa e procedurale, mentre i target rappresentano i risultati attesi dagli interventi, quantificabili in base ad indicatori misurabili. 

Considerato che i pagamenti correlati al PNRR saranno subordinati alla dimostrazione dell’effettivo raggiungimento dei suddetti milestone e target e nei termini predefiniti, è fondamentale che le amministrazioni titolari degli investimenti e delle riforme orientino gli interventi fin dalle battute iniziali della loro attivazione, in modo da garantire l’effettiva implementazione di risultati coerenti con gli obiettivi del PNRR e non perdere un’occasione di crescita e sviluppo per il Paese, da ritenersi probabilmente unica.

In tale quadro, il Servizio centrale per il PNRR (istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato), nella sua qualità di ente deputato al coordinamento operativo complessivo dell’attuazione del PNRR, nonché del supporto tecnico delle amministrazioni centrali titolari di interventi previsti nel Piano, ha divulgato le cc.dd. “Istruzioni tecniche per la selezione dei progetti PNRR” (Istruzioni Tecniche) in cui vengono individuati i requisiti da inserire negli atti e nei documenti chiave per “orientare” le soluzioni tecniche ed amministrative degli investimenti.

Considerata la complessità del PNRR e le sfide in termini di organizzazione ed attuazione efficiente ed efficace delle previsioni dello stesso, le Istruzioni Tecniche sono state predisposte proprio al fine di standardizzare i processi di attuazione, indicando i requisiti di ammissibilità agli interventi (e di eventuali cause di esclusione), nonché gli elementi essenziali da considerare in fase di selezione dei progetti da finanziare.

In linea generale, la concreta attuazione del PNRR avverrà attraverso modalità: 
  • “a titolarità”, vale a dire la modalità di attuazione diretta, in cui l’amministrazione centrale titolare dell’intervento opera quale Soggetto Attuatore e quale titolare del progetto, espletando dunque direttamente le procedure di gara pubblica ed essendo responsabile della gestione, monitoraggio, controllo amministrativo e rendicontazione delle spese sostenute;
  • “a regia”, vale a dire modalità di attuazione in cui l’amministrazione centrale titolare dell’intervento seleziona gli organismi pubblici o privati che diventano titolari del progetto secondo le modalità e gli strumenti che verranno ritenuti più idonei, come ad esempio avvisi pubblici, manifestazioni di interesse, procedura concertativo-negoziale, leggi di finanziamento.

Focus delle Istruzioni Tecniche sono le indicazioni di cui tenere conto per la selezione dei progetti da finanziare con la modalità “a regia” (avvisi pubblici e leggi di finanziamento).

Il documento è suddiviso in tre parti: 
  • Parte I, dedicata alle indicazioni relative agli avvisi di selezione dei progetti / avvisi pubblici;
  • Parte II, relativa alle leggi di finanziamento;
  • Parte III, in cui sono indicati gli elementi propedeutici all’avvio dei progetti validi per tutte le procedure “a regia”.

Nel rinviare al documento per la lettura dei singoli elementi e requisiti, in linea generale il documento prevede che gli interventi vengano attuati nel rispetto del principio di sana gestione finanziaria, con particolare attenzione alla prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e recupero dei fondi indebitamente assegnati, oltre che al pieno rispetto della normativa italiana e comunitaria, ivi inclusa la disciplina sugli aiuti di stato. 

In linea generale, le Istruzioni Tecniche individuano i seguenti obblighi e principi, quali elementi cardine da rispettare in ogni processo di attuazione degli interventi:
  1. Principio del “non arrecare danno significativo” (c.d. “Do No Significant Harm” – DNSH), in base al quale nessuna misura finanziata deve arrecare danno agli obiettivi ambientali;
  2. Principio del contributo all’obiettivo climatico e digitale (cd. tagging) teso al conseguimento e perseguimento degli obiettivi climatici e della transizione digitale;
  3. Obbligo di conseguimento di target e milestone e degli obiettivi finanziari con eventuale previsione di clausole di riduzione o revoca dei contributi in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, nei tempi assegnati e di riassegnazione delle somme per lo scorrimento delle graduatorie;
  4. Obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento, ossia che non ci sia una duplicazione del finanziamento degli stessi costi da parte del dispositivo e di altri programmi dell'Unione, nonché con risorse ordinarie da Bilancio statale;
  5. Relativamente all’ammissibilità dei costi per il personale, obbligo di porre a carico del PNRR esclusivamente le spese di personale specificamente destinato a realizzare progetti di cui le amministrazioni hanno la diretta titolarità di attuazione, nei limiti degli importi che saranno previsti dalle corrispondenti voci di costo del quadro economico del progetto;
  6. Obblighi in materia di comunicazione e informazione, attraverso l’esplicito riferimento al finanziamento da parte dell’Unione europea e all’iniziativa Next Generation EU (utilizzando la frase “finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU”) e la presenza dell’emblema dell’Unione europea.

Infine, nell’attuazione del PNRR sono da considerare le seguenti priorità trasversali: 
  • rispetto e promozione della parità di genere; 
  • protezione e valorizzazione dei giovani teso a garantire l’attuazione di interventi e riforme a beneficio diretto e indiretto per le future generazioni; 
  • superamento dei divari territoriali.

L’attuazione del PNRR e delle opportunità che esso rappresenta è approdata alla linea di partenza, i motori sono ormai ben caldi, a questo punto non resta che attendere l’effettiva implementazione delle misure nel rispetto delle cornici che le Istruzioni Tecniche del MEF hanno ben delineato.

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