Utilizziamo cookie tecnici per personalizzare il sito web e offrire all’utente un servizio di maggior valore. Chiudendo il banner e continuando con la navigazione verranno installati nel Suo dispositivo i cookie tecnici necessari ai fini della navigazione nel Sito. L’installazione dei cookie tecnici non richiede alcun consenso da parte Sua. Ulteriori informazioni sono contenute nella nostra Cookie Policy.



Come cambiano i bonus edilizi con il DL 212/2023 e con la Legge di Bilancio 2024

PrintMailRate-it

Ultimo aggiornamento del 20.02.2024 | Tempo di lettura ca. 4 minuti


Con il Decreto Superbonus del 29 dicembre scorso il Governo ha inteso riformare il Sismabonus, il Bonus barriere architettoniche e mitigare la riduzione del beneficio derivante dalla scadenza del Superbonus al 31 dicembre 2023, mentre, dal canto suo, la Legge di Bilancio 2024 ha irrigidito i controlli dell’AdE e la tassazione degli interventi svolti usufruendo dei bonus edilizi.

La garanzia del bonus per i lavori non ultimati del 2023 in condomini ed edifici assimilati

Nonostante nei mesi precedenti si fosse parlato con insistenza di una possibile proroga dei termini di ultimazione dei lavori al fine di poter fruire del Superbonus 110 per cento sui condomini, la scelta del Governo è stata infine quella di concedere agli stessi un “SAL straordinario” per gli interventi non ancora ultimati effettuati ed asseverati in condomini ed edifici assimilati entro il 31 dicembre 2023. Per tali lavori, viene dunque escluso il recupero da parte dell’AdE delle detrazioni spettanti ai sensi del D.L. 34/2020 (Decreto Rilancio), per le quali siano state esercitatele opzioni di sconto in fattura o cessione del credito, e ciò anche nel caso in cui il mancato completamento dei lavori dovesse escludere il miglioramento di due classi energetiche. Resta tuttavia ferma, per tali lavori, la possibilità di procedere alla revoca del beneficio, nel caso in cui sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, degli altri requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta.

Il contributo di supporto per le fasce più deboli

A supporto dei proprietari di immobili in condominio con reddito massimo di 15.000,00 Euro, i quali al 31 dicembre 2023 abbiano realizzato lavori per almeno il 60 per cento, il Governo ha inoltre previsto uno specifico contributo per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024, senza specificarne tuttavia il preciso ammontare. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro 60 giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

Le modifiche al c.d. “Sismabonus”

Nell’ambito del “Sismabonus”, il Governo ha escluso la possibilità di scegliere tra lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici nelle zone sismiche 1-2-3, compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana per i quali, entro il 29 dicembre 2023, non sia stata presentata la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori. Inoltre, per i territori colpiti da eventi sismici in relazione ai costi dei lavori iniziati dopo l’entrata in vigore del Decreto Superbonus (per i quali il Superbonus 110 per cento opera ancora per le spese sostenute entro il 31.12.2025), i proprietari degli immobili dovranno stipulare entro un anno dalla conclusione dei lavori oggetto dei benefici contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati agli stessi da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Come cambia il “Bonus barriere architettoniche”

Il Bonus barriere architettoniche potrà riferirsi esclusivamente a barriere architettoniche con ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, espressamente menzionati dal Decreto-legge (con esclusione quindi di porte, finestre e automazione degli impianti). Il Decreto inoltre restringe la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito solo a casi eccezionali, introduce un’apposita asseverazione dei lavori svolti e prevede che il pagamento degli interventi debba essere effettuato tramite c.d. bonifico parlante.

L’intervento della Legge di Bilancio 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha intensificato i controlli da parte dell’AdE sulle variazioni della rendita catastale degli immobili riqualificati attraverso i lavori agevolati, ha ricompreso i costi degli interventi agevolati nella categoria dei “redditi diversi”, escludendoli quindi dagli oneri deducibili (salvo limitate eccezioni) e ha aumentato le ritenute di banche e Poste Italiane sui bonifici effettuati per pagare i lavori svolti per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica dall’8 all’11 per cento, a partire dal 1°marzo 2024.

Di quali bonus si potrà ancora usufruire dopo l’intervento normativo

Oltre a Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche nella loro rinnovata veste, sarà possibile usufruire delle ulteriori agevolazioni edilizie, tra cui l’Ecobonus, il Bonus mobili, il Bonus ristrutturazioni e il Bonus colonnine elettriche.​

In data 20 febbraio 2024 il Parlamento ha convertito in legge il D.L. 212/2023, confermandone integralmente il contenuto e non apportandovi modifiche. Pertanto, i cambiamenti sopra descritti introdotti dal Decreto Superbonus in materia di bonus edilizi assumono tutti carattere definitivo.

dalla newsletter

autore

Contact Person Picture

Svenja Bartels

Avvocato, Rechtsanwältin

Managing Partner Padova

+39 049 8046 911

Invia richiesta

Profilo

Contact Person Picture

Marco Nichele, LL.M.

Avvocato

Senior Associate

+39 049 8046 911

Invia richiesta

Profilo

Contact Person Picture

Marco Politti, LL.M.

Avvocato

Associate

+39 049 8046 911

Invia richiesta

Profilo

i nostri servizi

Skip Ribbon Commands
Skip to main content
Deutschland Weltweit Search Menu