L’autorità garante chiamata ad aggiornare le autorizzazioni generali rispetto a quanto indicato nel GDPR

​Le autorizzazioni generali per il trattamento dei dati personali sono degli atti amministrativi che, adottati dall’Autorità Garante ai sensi del testo previgente del Codice Privacy, regolavano alcuni trattamenti di dati personali che non trovavano una disciplinata di dettaglio. Con il provvedimento del 13 dicembre 2018 la stessa Autorità Garante, esercitando il potere/compito affidatole dal legislatore nel contesto dell’adeguamento del Codice Privacy avvenuto con il decreto legislativo n. 101/2018, ha intrapreso l’attività di aggiornamento di tali autorizzazioni integrandone il contenuto in direzione di una totale conformità e complementarietà con il GDPR.

Nell’attesa di una definizione di tale processo, , si osserva come l’autorità abbia dovuto non solo tenere in considerazione la normativa comunitaria, ma anche i limiti imposti dal legislatore al proprio campo di intervento mediante l’art. 21 del citato decreto 101/2018. In questa fase di incertezza che verrà colmata con la pubblicazione dei testi definitivi – verosimilmente nel mese di marzo – non resta che osservare oggi l’abrogazione di ben quattro autorizzazioni generali, dovuta in parte (autorizzazione generale n. 7) all’estraneità rispetto all’ambito di intervento riservato all’Autorità, in parte (autorizzazioni generali n. 2, 4 e 5) ad un’assenza di prescrizioni ulteriori e specifiche rispetto a quanto già dettato dal GDPR e dal novellato Codice Privacy.