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Intelligenza artificiale: numeri e prospettive per la trasformazione digitale

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L’intelligenza artificiale ( “IA”) rappresenta un importante mercato a livello globale, quest’anno si stima un aumento del giro d’affari del 62% rispetto all’anno precedente, che pure aveva segnato una crescita del 70% rispetto al 2017.

 

L’intelligenza artificiale sta vivendo un boom senza precedenti: negli ultimi quattro anni, le imprese che l’hanno adottata sono quasi quadruplicate e tutte le società che puntano alla trasformazione digitale la ritengono una priorità. Basti pensare che il 52% delle aziende di telecomunicazioni, per esempio, utilizza chatbot (software creati per “dialogare” con esseri umani) e nel 38% delle società del settore sanitario l’attività diagnostica viene supportata in maniera considerevole da strumenti digitali riconducibili all’IA.
I responsabili informatici aziendali rilevano però la mancanza di professionisti specializzati in IA, pertanto le società spingono soprattutto per investire nella formazione di collaboratori che possano supportarle nei processi di digitalizzazione.


La stessa Commissione Europea è consapevole delle potenzialità dell’IA: ne sono la prova i 20 miliardi di euro che la stessa mira ad investire nel 2019 in ricerca e innovazione e l’High-Level Expert Group on Artificial Intelligence (AI HLEG), un gruppo di 52 esperti, rappresentanti del mondo accademico, industriale e della società civile, cui ha affidato il compito di supportare le strategie europee di sviluppo delle potenzialità dell’intelligenza artificiale.


L'Unione Europea sta spingendo altresì affinché aziende e ricercatori sviluppino l'intelligenza artificiale in modo etico e trasparente e, a tal fine, è stato istituito il CLAIRE (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research in Europe). Un progetto promosso da 158 accademici e scienziati provenienti da tutta Europa che si pone l’obiettivo di rafforzare l'eccellenza europea nella ricerca e nell'innovazione nel campo dell'intelligenza artificiale, mediante la costruzione di una rete di centri d’eccellenza. L’iniziativa ha già ricevuto il sostegno da diversi governi europei e da tutte le associazioni nazionali di IA attive in Europa. Per raggiungere questo scopo, CLAIRE propone l'istituzione di una Confederazione paneuropea di laboratori per la ricerca in merito all'intelligenza artificiale in Europa che raggiunga un "riconoscimento" simile a quello del CERN.


L'Europa può quindi garantire che molte delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi avanzati di domani nascano in Europa e riflettano le realtà, le esigenze e i valori europei. Proprio in quest’ottica, AI HLEG pubblicherà a breve la versione definitiva delle Linee Guida Etiche in merito all’IA, aventi lo scopo di fornire una guida su come attuare e rendere concretamente operativi tali principi nei sistemi di IA.

 

 

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