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Decreto “Cura Italia” e Sport

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Aggiornamento del 18.03.2020

Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 16 marzo il Governo ha varato il Decreto “Cura Italia”, decreto legge che introduce, oltre a misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale, anche misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemologica da Covid-19.

 

Tale intervento normativo sostiene anche il mondo dello sport come emerge anche dalle dichiarazioni rilasciate in merito dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che ha descritto l’approvazione del decreto come il risultato di uno sforzo congiunto di tutti i vari portatori di interesse finalizzato all’adozione delle  “misure urgenti e indifferibili per dare una prima, importante risposta alla crisi del settore a causa del Coronavirus».

 

Vediamo ora nel dettaglio in che modo il decreto “Cura Italia” prevede misure di sostegno economico per l’industria sport.

 

- La cassa integrazione in deroga è stata estesa, per la durata massima di 9 settimane, all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, ivi pertanto incluso anche il settore della sport industry, così valendo anche per tutti i lavoratori dipendenti in ambito sportivo, siano essi dipendenti di società professionistiche o meno, ovvero di associazioni sportive dilettantistiche.

 

- Il decreto introduce, altresì, il riconoscimento di un indennizzo di 600 Euro, su base mensile, non tassabile per i lavoratori autonomi e le partite IVA . Orbene, grazie ad una norma ad hoc, inserita nel decreto legge, tale indennità verrà riconosciuta anche a favore dei collaboratori delle società sportive, delle ASD, nonché degli enti di promozione sportiva.

 

- Il decreto prevede poi la “sospensione, senza limiti di fatturato, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Alla luce di quanto sopra le società sportive, le ASD, gli enti di promozione sportiva, nonché coloro che sono concessionari di stadi, palazzetti, palestre, piscine possono beneficiare della sospensione di cui sopra, per effetto della quale i suddetti versamenti potranno essere effettuati in un’unica soluzione entro e non oltre il 30 giugno 2020 o in una rateizzazione (fino a un massimo di n. 5 rate) a decorrere dal mese di giugno 2020; il tutto, ovviamente, senza l’applicazione di sanzioni e/o interessi.

 

- Società Sportive, ASD, godono poi della sospensione, fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello stato e degli enti territoriali.

 

- Oltre a quanto sopra prospettato possiamo ritenere si applichino all’industria sport anche le norme di carattere più generali quali l’estensione della deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese ai sensi dell’art. 27 L. 133/99; la concessione di un credito di imposta e di incentivi per gli interventi di sanificazione sul luogo di lavoro; quali l’applicazione delle norme concernenti il sostegno economico e finanziario alle piccole – medio imprese.

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Leone Zilio

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