Digital disruption: il contesto europeo del mercato digitale

​Milano, 27 gennaio 2017

Le tecnologie digitali offrono alle aziende l’opportunità di accedere facilmente a nuovi mercati e di raggiungere con i loro prodotti un numero di potenziali clienti altrimenti impensabile nel commercio tradizionale. Nel 2015, la Commissione Europea ha inaugurato la “Digital Single Market Strategy”, un programma che prevede una serie di iniziative volte ad abbattere i confini legislativi e tecnici all’interno del mercato del commercio digitale europeo, stimando, grazie alla creazione di un mercato unico, una crescita ulteriore all’interno dell’Unione Europea per un controvalore stimato in 415 miliardi di euro , oltre alla creazione di centinaia di migliaia di nuove occasioni di lavoro, soprattutto per i giovani.

Per guidare le imprese che desiderano veicolare il proprio business sul web e ampliare le proprie attività nel del commercio elettronico mondiale, Rödl & Partner - studio internazionale e multidisciplinare di avvocati, dottori commercialisti, revisori legali e consulenti del lavoro presente in 49 paesi del mondo con 106 uffici - insieme a NetComm - il consorzio del Commercio Elettronico Italiano - ha avviato un progetto che mira a rispondere alle primarie domande di natura giuridica e fiscale dell’imprenditore interessato a vendere i suoi prodotti online, nel proprio paese così come all’estero.

Quali sono le principali regole sulla tassazione del commercio elettronico in Italia e nel mondo? Come organizzare la distribuzione della merce? In che modo proteggere il valore del proprio marchio online? Avvocati e commercialisti di 12 nazionalità rispondono ai primi quesiti di natura legale e fiscale che un imprenditore deve porsi per affrontare con successo il mercato digitale internazionale. Nasce  così l’ “E-commerce Legal & Tax Handbook  - Digital, fashion and food worldwide”, un manuale curato da Rödl & Partner e Netcomm per offrire consigli semplici e accessibili per i player dell’e-commerce. Basta scegliere una destinazione per il proprio business tra i 12 paesi trattati nel manuale e scoprire molti suggerimenti utili.  

La guida tratta per ciascun  paese coinvolto nell’iniziativa (Italia, Germania, Spagna, Russia, Repubblica Ceca, Lituania, Estonia, Polonia, Bielorussia, Cina, Stati Uniti e Iran) tematiche relative, per esempio, ai regimi IVA, alla contrattualistica, al tema scottante della protezione e circolazione transfrontaliera dei dati personali, con focus specifico sulle industries del fashion e del food, settori di eccellenza del Made in Italy.

Qualche anticipazione. Con riguardo, ad esempio, al regime fiscale, nonostante la relativa armonizzazione a livello europeo, la Commissione Europea sta lavorando ad un’ulteriore semplificazione del regime IVA, per ridurre gli adempimenti fiscali a carico delle aziende attive nel commercio transfrontaliero.  Con riferimento agli Stati Uniti, viene affrontato l’istituto delle “sales and use tax” e il tema delle oltre 6 mila giurisdizioni. In merito, al nodo della protezione del consumatore e dei dati personali, la ricerca mette in luce che, anche al di fuori dell’Unione Europea, esiste un livello di tutela e garanzia dei diritti del consumatore piuttosto elevato, sebbene con qualche differenza. Ne è un esempio l’Iran, dove già nel 2004 è stata adottata una legge dedicata interamente al commercio elettronico (Electronic Commerce Law -ECL) che prevede multe e sanzioni piuttosto severe in caso di violazione dei diritti del cyber consumatore.

La Russia si dimostra piuttosto innovativa per quanto riguarda la protezione dei dati personali: è in progetto la creazione di un portale “dedicato” che raccolga online tutte le informazioni e i dati personali trasmessi a terzi dai consumatori e che permetta a questi ultimi di modificare o revocare le eventuali autorizzazioni concesse all’utilizzo dei propri dati.

E per finire, l’attualissimo capitolo del food online: in Europa, per i prodotti alimentari proposti in vendita mediante tecniche di comunicazione a distanza, la responsabilità di fornire le informazioni obbligatorie prima della conclusione dell'acquisto incombe sul proprietario del sito web, il quale ha un compito primario e di diretta responsabilità verso i consumatori cui si rivolge.

L’evento di “kick off” dell’iniziativa, tenutosi il 26 gennaio presso la sede milanese di Rödl & Partner, è stata l’occasione per la presentazione della guida e per illustrare i prossimi passi del progetto. Nel panel dei relatori, oltre al presidente di Netcomm Roberto Liscia, Riccardo Verdoia e Maria Amelia Odetti di Luisaviaroma, primo retailer italiano di moda d’alta gamma online.

Visto il successo di pubblico, seguirà un ulteriore incontro di presentazione il 9 febbraio, sempre presso lo studio Rödl & Partner di Milano. A partire dal mese di marzo, poi, sono in programma gli “E-Commerce LAB”, workshop mensili focalizzati sulle tematiche chiave di chi fa o si appresta a fare e-commerce. Durante gli incontri, i partecipanti avranno la possibilità di approfittare del know how degli esperti di Rödl & Partner e di interagire con altri attori del mercato digitale, al fine di creare occasioni di scambio e confronto. A testimonianza della natura interattiva dei LAB, il tema di ogni workshop verrà definito sulla base di un sondaggio volto ad individuare i temi legali e fiscali più spinosi per rispondere ad un concreto bisogno degli operatori del settore. Gli incontri si svolgeranno nelle seguenti date: 9 marzo, 6 aprile, 11 maggio, 8 giugno, 6 luglio.

Per maggiori informazioni sulla guida o partecipare agli incontri dell’E-Commerce LAB è possibile contattare la sede milanese di  Rödl & Partner o inviare un’e-mail di richiesta all’indirizzo eventi@roedl.it.